PREMIO INTERNAZIONALE DI PITTURA
“L’importanza delle radici- Omaggio a Massimo Rao”
PRIMA EDIZIONE
“L’importanza delle radici- Omaggio a Massimo Rao”
PRIMA EDIZIONE
“Manovale della Pittura che lavora nel campo dell’Immaginario”.
Così si definisce Ugo Antonio Levita che nasce ad Acerra nella provincia napoletana nel 1958, e frequenta gli studi artistici prima a Napoli in seguito a Firenze. Si interessa ben presto all’arte fantastica e alla figurazione, cui si avvicina dopo essere rimasto affascinato dalle opere e dai testi surrealisti.
Negli anni ottanta, a Napoli, in una situazione dominata dalle tendenze, insieme ad altri giovani dà vita ad un gruppo che andrà sotto il nome di Ascendente & Discendente, nel quale le varie esperienze portate proporranno un nuovo tributo al mondo dell’immaginario. Successivamente elabora una sua poetica che si muove in modo trasversale e autonomo all’interno delle culture e del tempo, acquisendo la consapevolezza del dinamismo e della complessità storica. Il critico mantovano Renzo Margonari, studioso delle tematiche legate alla ricerca surrealista e docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Verona, sarà il curatore della sua prima mostra personale del 1998 nel castello di Acerra.
Nel 2011 espone cinque opere nel Padiglione Italia della 54a Biennale di Venezia. Nel 2014 le Poste Italiane da un’opera di Levita emettono una cartolina per le celebrazioni del cinquecentenario della morte dell’architetto Donato Bramante. Espone al Grand Palais di Parigi nella mostra Comparaisons 2014. Nel 2015 è presente alla Expo Arte Contemporanea di Milano, su progetto della Regione Lombardia e a cura di Vittorio Sgarbi. Lo stesso critico d’arte nel 2017 presenta la sua mostra personale a Firenze, e insieme a Francesca Sacchi Tommasi e a Ferdinando Creta quella ad Arcos-Museo d’arte contemporanea di Benevento. Nel 2020 espone di nuovo al Grand Palais di Parigi nella mostra dedicata alla figura di Jean de La Fontaine. Nel 2022 presenta presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma capitale il suo Cosa sono le nuvole? nel convegno internazionale di studi “Nel volto di Pasolini” a cura di Claudio Crescentini e Silvana Cirillo. Sarà presente a I grandi artisti che hanno scelto Todi, al palazzo del Vignola a cura di Massimo Mattioli, mostra che racconta lo spaccato dell’arte internazionale a Todi. Sempre nella città umbra d’adozione nel 2023 ritorna con una mostra personale al Torcularum del Nido dell’Aquila, a cura dell’associazione Artex-International.
Vive in Umbria in una ex-casa colonica nei dintorni di Todi, a Canonica, dove ha realizzato il suo studio e uno spazio espositivo permanente.
Si sono interessati della sua opera, tra gli altri a vario titolo, i critici, giornalisti, artisti e scrittori: Giorgio Agnisola, Jon Beinart, Claus Brusen, Arianna Bettarelli, Marinella Caputo, Nino Caruso, Bruno Ceccobelli, Giorgio Celli, Beppe Chierici, Vitaliano Corbi, Ferdinando Creta, Alberto D’Atanasio, Philippe Daverio, Paola De Ciuceis, Elisabetta Farioli, Pierre Fogli, Zoe Fragoulopoulou, Diego Fusaro, Paul Graham, Janus, Alfried Kostrewa, Michele Loffredo, Mino Lorusso, Renzo Margonari, Massimo Mattioli, Luigi Necco, Valentina Parasecolo, Alexia Petsinis, Rosario Pinto, Antonio Carlo Ponti, Giacomo Maria Prati, Anna Lia Sabelli Fioretti, Francesca Sacchi Tommasi, Catherine Saez, Vittorio Sgarbi, Alessandra Sgueglia, Maurizio Vitiello.